10 libri per la Fashion Revolution Week

Chandana si asciuga le gocce di sudore. Si è appena svegliata e l’aria è già torrida. È nata a Dacca ed ha vissuto tutte le sue lune qui. È sbocciata in fretta e accarezza i capelli di suo figlio. Come ogni mattina farà una lunga strada per andare a lavorare. Non sa che non tornerà più a casa.

È il 24 aprile 2013 e quel giorno alle ore 8.45 l’edificio dove lavora Chandana crolla e fa 1138 morti e 2500 feriti. É il Rana Plaza.

Da questo tragico evento nasce un movimento di consapevolezza, che porta a galla gli impatti disastrosi dell’industria della moda: ambientali, sociali ed economici. Si chiama Fashion Revolution.

Ogni anno durante questa settimana siamo tutti invitati a partecipare alla Fashion Revolution Week per richiedere a gran voce ai brand più trasparenza, più sicurezza, più tutela, più salvaguardia del nostro pianeta e dei lavoratori. Ed è un invito per noi consumatori a riflettere sulle nostre modalità di acquisto.

[ Per saperne di più vi consiglio la visione di questo video IGTV che trovate sul profilo di TerraLab, che per tutta questa settimana dedicherà ogni giorno a un contenuto slow fashion ]

Oggi io e la mia amica Vanessa, in arte So Fashion, vi proponiamo 10 titoli con focus moda sostenibile ed etica.

Qui potete vedere il video IGTV dedicato, dove Vanessa ci presenta in maniera più approfondita alcuni di questi libri. Vi suggerisco anche di dare un’occhiata al canale YouTube di Vanessa, che molto spesso tratta tematiche legata alla sostenibilità!

Fateci sapere se ne avete letto qualcuno o se c’è qualcosa che vi ispira particolarmente!

Buona Fashion Revolution Week a tutti!

LA RIVOLUZIONE COMINCIA DAL TUO ARMADIO, Marina Spadafora e Luisa Ciuni

“Tutto quello che dovreste sapere sulla moda sostenibile”, così recita il sottotitolo. Ed è veramente così. Questo libro è un must have per chi vuole conoscere più da vicino l’industria della moda. Scritto da Spadafora, l’ambasciatrice di moda etica per eccellenza al mondo, nonchè coordinatrice italiana di Fashion Revolution, e da Luisa Ciuni, che dà al libro un piglio giornalistico. Se non sapete da dove partire, cominciate da qui.


VESTIRE BUONO, PULITO E GIUSTO. PER TORNARE A UNA MODA SOSTENIBILE, Dario Casalini

Chi sa da cosa deriva il termine Slow Fashion? Da Slow Food, il movimento nato da Carlo Pertini volto a “promuovere il diritto al piacere, difendere la centralità del cibo e il suo giusto valore.” Questo volume è edito proprio da Slow Food Editore! E infatti al suo interno non manca il parallelismo con il mondo alimentare, che come quello tessile, mina gli equilibri del pianeta e di chi ci abita.
Ha la particolarità di essere stato stampata su carta con residui di lana e cotone.


SIETE PAZZI A INDOSSARLO! PERCHÉ LA MODA A BASSO COSTO AVVELENA NOI E IL PIANETA, Elizabeth L. Cline

Un titolo che potrebbe essere l’ultima puntata di Indovina chi viene a cena di Sabrina Giannini. Ed infatti si tratta proprio di un’inchiesta su scala globale (dalla Cina fino all’Italia) che indaga non solo sulle conseguenze che l’acquisto compulsivo ha sull’ambiente, sulle comunità e sull’economia, ma anche sulla nostra salute fisica e soprattutto mentale.


L’IMPRESA MODA RESPONSABILE. INTEGRARE ETICA ED ESTETICA NELLA FILIERA, Francesca Romana Rinaldi, Salvo Testa

Si tratta di un volume un po’ più tecnico che parla non solo al consumatore, ma anche all’azienda. Un libro B2B diciamo! Si parla in fatti di moda e CSR: Corporate Social Responsability, ossia tutte quelle norme che le aziende possono integrare per raggiungere i propri obiettivi economici, ma sempre nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Quindi moda non solo come profitto, ma anche – e soprattutto – come ambiente, cultura e società.


I VESTITI CHE AMI VIVONO A LUNGO. RIPARARE, RIADATTARE E RINDOSSARE I TUOI ABITI È UNA SCELTA RIVOLUZIONARIA, Orsola de Castro

Attesissimo volume scritto dalla co-fondatrice di Fashion Revolution, Orsola de Castro. Fresco di uscita è un volume che racconta la nascita del movimento, facendoci fare un viaggio: quello tra numeri della fast fashion. Scopriamo quanti capi all’anno vengono prodotti e quanti buttati via, i veleni con cui stiamo avvelenando i nostri fiumi, la quantità di CO2 che produciamo con il sistema usa e getta che vige nel mercato della moda. È il manifesto di una rivoluzione, quella che possiamo fare tutti con ago e filo e tanta, tanta consapevolezza. Il libro si caratterizza anche per una veste grafica molto particolare: oltre a illustrazioni che ti guidano step by step in divertenti DIY, alcune pagine sono riempite da parole in Arial Black 72 bold.


THIS IS A GOOD GUIDE – FOR A SUSTAINABLE LIFESTYLE, Marieke Eyskoot

Purtroppo al momento è disponibile solo in inglese. Questo volume è un compendio di sostenibilità cross categoria: si parla infatti dalla cosmesi ai viaggi, dai trasporti al lavoro, dal cibo al tempo libero.
Un ampio capitolo è dedicato proprio alla moda: riporta diversi dati (non aggiornatissimi però), interviste ai volti ambasciatori della moda sostenibile (tra cui la mitica Livia Firth), consigli su dove comprare (c’è addirittura una lista di stores e brand per paese). Copertina rigida ed estetica minimal lo rendono perfetto come coffee table book.


FASHIONOPOLIS: THE PRICE OF FAST FASHION AND THE FUTURE OF CLOTHES, Dana Thomas

Anche questo è un titolo al momento non ancora tradotto in italiano (se vi interessa però esiste in spagnolo e in francese). E ancora una volta ci troviamo davanti a un libro-indagine: Dana Thomas viaggia nei diversi continenti senza paura di porre domande scomode, fare nomi e puntare il dito contro chi non ha una catena di fornitura trasparente. È un bestseller che ha sbancato in USA, il NY Times lo definisce “affascinante e potente”.


VESTITI CHE FANNO MALE A CHI LI INDOSSA E A CHI LI PRODUCE, Rita dalla Rosa

È fuori catalogo, ma lo trovate usato al Libraccio (e, presumo, in qualche mercatino dei libri usati). In questo libro ci si concentra di più sugli effetti dannosi che i tessuti possono avere sulla pelle (la nostra di consumatori e di chi produce i nostri capi): coloranti che fanno venire la dermatite, stampe cancerogene, candeggianti e ammorbidenti che provocano allergie e irritazioni. È una vera chicca, chissà perchè non è più tornato in ristampa.


VERSO UNA MODA SOSTENIBILE, Claudia Perris, Flavia Portoghese e Oriana Portoghese

Un libro molto schematico che ti dà una fotografia generale sul settore tessile: inquinamento e impatto ambientale, alternative per uno sviluppo sostenibile, le famose tre R (Reduce, Reuse, Recycle), le materie prime e l’uso di sostanze chimiche pericolose, tutta la supply chain dal fornitore al consumatore, le certificazioni. È un bigino (52 pagine) molto utile per un’infarinatura iniziale.


MADE IN ITALY? IL LATO OSCURO DELLA MODA, Giuseppe Iorio 

Concludiamo questa carrellata con un altro libro-report dove Giuseppe Iorio ha dato direttamente voce ai diversi personaggi che incontriamo tra le pagine. Personaggi, persone, che si raccontano e ci raccontano il lato oscuro della moda: i soprusi, le costrizioni, i compromessi a cui son dovuti scendere. È un libro senza peli sulla lingua che mette alla barra dell’imputato le grandi firme che si fregiano del made in Italy.


Immagine copertina @Priscilla Du Preez

Published by Le citazioni della fè

Sostenibilità in pillole

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