Se mi seguite su Instagram conoscete già il mio amore smodato per le balene, arricchito dalla recente lettura di Moby Dick (di cui trovate un video IGTV qui).
Il 20 Febbraio è la Giornata Mondiale delle Balene (cade ogni terzo sabato di Febbraio). Già nel 1800 non le lasciavamo in pace (venivano cacciate per il loro olio che serviva per illuminare le città, prima della scoperta del petrolio) e a due secoli di distanza la situazione non è cambiata: la vita delle balene, come quella di molte specie marine, è in pericolo proprio a causa del riscaldamento globale.
Il motivo principale sta nell’alterazione della catena alimentare: i piccoli animali di cui si cibano cetacei e megattere non possono sopravvivere a temperature più alte e di conseguenza, proprio come un effetto domino, il mare si impoverisce. Non solo le balene stanno morendo di fame, ma stanno anche smettendo di riprodursi. E non serve andare lontano: è proprio di quest’anno la notizia della balena spiaggiata a Sorrento.
Il mare è la nostra origine: da lì è partita l’evoluzione e lì è nato il nostro DNA. Tuttora il mare ha un ruolo chiave nella nostra vita, anche se viviamo lontano dalle spiagge e dalle barriere coralline.

Il mare è il vero polmone della Terra: ci dona infatti il 50% di ossigeno, grazie al suo meraviglioso plancton, e assorbe l’anidride carbonica (circa il 25% di quella in eccesso). Ad oggi è fonte di sostentamento di più di 4,3 miliardi persone.
Gli oceani non stanno soffrendo solamente a causa dell’aumento della temperatura, ci sono altri fattori in gioco e cioè:
- Deossiegnazione
- Acidificazione
- Perdita della biodiversità
- Inquinamento chimico, plastico e acustico
- Pesca eccessiva e illegale
È fondamentale quindi divulgare l’importanza e i benefici della protezione degli ecosistemi marini ed è per questo che sono felice di sostenere la campagna 30×30 Italia di Worldrise.
Worldrise è una ONLUS per la conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività e l’educazione.
Ha lanciato la campagna 30×30 Italia con l’obiettivo di promuovere la protezione di almeno il 30% dei mari italiani entro il 2030. Come?
- Istitutendo aree in cui gli ecosistemi marini possono rigenerarsi, producendo benefici ambientali, sociali ed economici: le Aree Marine Protette (AMP)
- Ponendosi 30 obiettivi strategici legati alla ricerca, alla sensibilizzazione, al coinvolgimento delle nuove generazioni, all’efficacia di gestione e alla formazione dei futuri custodi del patrimonio naturalistico del Mediterraneo.
- Coinvolgendo associazioni*, aziende, istituzioni pubbliche, ricercatori, cittadini e studenti ad unirsi all’onda del cambiamento
La campagna ha un respiro internazionale perchè si collega alla strategia del Congresso Mondiale della conservazione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) del 2016, alla strategia del Global Biodiversity Framework ed infine a quella della “EU biodiversity strategy for 2030 – Bringing nature back into our lives” e recentemente approvato dal Consiglio Europeo.
Per citare Mariasole Bianco, presidente di Worldrise: “Il nostro è sicuramente un obiettivo tanto ambizioso quanto necessario e potremo raggiungerlo solo lavorando insieme. Per questo abbiamo deciso di creare un’alleanza di partner che condividano con noi questo importante percorso verso la creazione di un futuro migliore per il nostro mare.”

Possiamo quindi tutti supportare la campagna: visitando il sito https://30×30.it/ nella seziona PARTECIPA troverai diverse modalità di partecipazione:
- Dona ora, per sostenere la campagna con un aiuto economico
- Unisciti a noi, compilando un forum sia come privato cittadino, sia come ente o associazione, sia come azienda etc
- Scarica i toolkit, per approfondire la tua conoscenza e per divulgare le informazioni
Questi ultimi in particolare, i toolkit, sono degli strumenti utilissimi sia come privati cittadini (Toolkit del Cittadino), sia come influencer sui social network (Social Toolkit) sia per la nostra personale formazione (Kit Informativo).
Vi lascio suggerendovi due titoli a tema marino, e non solo.
Il primo è il libro della stessa Mariasole Bianco, “Pianeta Oceano”, un viaggio nell’immensità dei mari ancora sconosciuti, adatto anche ai non addetti ai lavori.
E il secondo è di Francesca Buoninconti, “Senza confini”: qui seguiamo le rotte migratorie di tantissimi animali. Protagonista di uno dei capitoli sono proprio le megattere.
Buon approfondimento marino a tutti!
* Tra le associazioni partner che sostengono la campagna 30×30 vorrei in particolare citare Terralab, l’Associazione Onlus per la Tutela Ambientale di cui faccio parte.
Potete seguire Terralab su Facebook e Instagram oppure vi aspettiamo sul canale Telegram con tante informazioni sull’attualità e novità in programma.
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