Alla scoperta della moda etica e sostenibile
Avete appena guardato The True Cost? O avete appena finito di leggere “La rivoluzione comincia dal tuo armadio”? Oppure avete parlato recentemente con un’amica che vi ha raccontato dell’impatto ambientale, sociale ed economico del sistema moda?
Qualunque sia il percorso che vi ha portati fino a qui, avete deciso di dire addio all’industria del fast fashion. E avete appena scoperto che esiste un mondo di moda sostenibile nel quale vi state avventurando, come degli Indiana Jones alla ricerca del brand etico perduto.
All’inizio non è facile destreggiarsi tra le diverse offerte del mercato, molto spesso fallaci e travestite da green washing. Spuntano capsule collection sostenibili come funghi. E noi consumatori siamo sempre più confusi.
Fissiamo il nostro armadio e sospiriamo: magari ci fosse un database già pronto che ci facilitasse nella ricerca di brand etici e sostenibili!
Bè c’è una buona notizia. Esiste!
Oggi sono qui, infatti, per parlarvi di Sustainable Gate, una piattaforma che raccoglie brand della moda sostenibile ed etica, provenienti da tutto il mondo, nata nel 2019 da un’idea della fashion stylist Fiammetta Bignotti, classe 1993, insieme a Raffaella Biemmi, responsabile dell’agenzia di comunicazione Errebicom.
Su www.sustainablegate.com possiamo effettuare una ricerca mirata di brand sostenibili ed etici operanti nei settori dell’abbigliamento, delle calzature, degli accessori e della gioielleria/bigiotteria. Non solo, Sustainable Gate – che si presenta in una veste grafica curata nei minimi dettagli – vuole anche essere un punto di riferimento nell’informazione di settore ed una fonte di ispirazione per creare outfit di tendenza che non hanno niente da invidiare alla moda classica.
Ma facciamo un passo indietro e conosciamo prima di tutto Fiammetta e Raffaella.
Ciao Fiammetta e ciao Raffaella, ci raccontate come vi siete avvicinate al mondo della moda sostenibile e com’è nato Sustainable Gate?

Fiammetta: Ciao Federica, grazie per questa intervista! Da sempre la moda è un mondo che mi affascina moltissimo, tanto che ho deciso di farne il mio percorso formativo, e così mi sono laureata in Fashion Styling. 3 anni di corsi sul mondo della moda e non una parola su ciò che si nasconde dietro alla facciata glamour del fashion system! Ho deciso così di approfondire la questione con la mia testi di laurea, scoprendo il rovescio della medaglia di questo mondo tanto desiderato: persone e animali sfruttati, stabilimenti produttivi con dormitori simili a prigioni, con tanto di sbarre, catastrofi ambientali come il prosciugamento del lago d’Aral, impiego di sostanze chimiche dannose per l’ambiente e l’uomo, e tante, tantissime altre cose… Allora ho voluto ricercare un altro tipo di moda, una moda giusta nei confronti dei lavoratori, sostenibile per il pianeta e salutare per me stessa: ho scoperto così il mondo della moda etica e sostenibile, anche se a quei tempi – e parlo solo di una manciata di anni fa – erano davvero ancora in pochi i brand virtuosi sul mercato, soprattutto poi qui in Italia! Dopo diverse esperienze di lavoro insoddisfacenti nel mondo della moda e anni passati a raccogliere informazioni sul sistema moda e brand sostenibili, ho capito che dovevo prendere in mano la situazione in modo diverso. Sono entrata in una piccola agenzia di comunicazione milanese, Errebicom, dove ho trovato chi ha sostenuto le mie idee e i miei progetti. Per prima cosa ho pensato di creare una directory di moda sostenibile dove poter unire i brand sostenibili e le informazioni reperite con la mia tesi. Un lavoro, questo, che mi ha occupato a tempo pieno per oltre un anno, con il supporto di Raffaella e, per tutta la parte creativa, di Roberta, esperta grafica all’interno dell’agenzia.

Raffaella: Ciao Federica! Come dice Fiammetta, abbiamo accolto con interesse la sua idea, anche perché la nostra agenzia di comunicazione, pur non avendo mai trattato nello specifico il tema della moda, è sempre stata particolarmente sensibile alle tematiche green, sia nei propri comportamenti e consumi sia nei confronti dei clienti. Infatti, ci impegniamo a proporre sempre progetti e realizzazioni capaci di integrare e trasmettere una valenza ecologica ed etica. Ma tornando a Sustainable Gate, mi preme sottolineare che il lavoro preparatorio è durato un anno e più. Niente è stato improvvisato: dai contenuti informativi e sempre verificati, dalla ricchezza e affidabilità del database, dove ogni brand viene rigorosamente selezionato secondo criteri indipendenti e costantemente aggiornato, dalla grafica curata fin nei minimi particolari, fino all’utilizzo user friendly di tutte le sezioni del sito, in modo da rendere piacevole e utile l’esperienza dell’utente.
Qual è la mission del progetto Sustainable Gate?
F. – Mission del nostro progetto è quella di formare consumatori consapevoli e proprio per questo abbiamo creato il progetto Sustainable Gate così come lo vedete oggi: l’utente può informarsi sulle problematiche del sistema moda e al contrario, sui benefici della moda sostenibile, e allo stesso tempo trovare concretamente una lista di brand etici e sostenibili che lo aiutino nel suo percorso verso la sostenibilità. Eh sì, perché, come ho potuto verificare io stessa, non è facile districarsi fra false o carenti informazioni e greenwashing che spesso si nascondono dietro a un brand. Oggi più che mai, che il tema della sostenibilità è al centro di ogni discussione, bisogna essere ben vigili e distinguere le aziende veramente virtuose da quelle che lo sono solo di facciata.
Inoltre non solo offriamo il nostro lavoro al pubblico italiano, ma anche all’ampio pubblico internazionale: il sito è infatti completamente tradotto in lingua inglese. Più siamo ad essere informati e più riusciremo a cambiare le cose! Negli anni abbiamo visto un aumento significativo di brand sostenibili e vorremo un giorno averli tutti inseriti nella nostra directory, così da diventare il più completo strumento internazionale di riferimento per la moda sostenibile.
R. – Dice bene Fiammetta che l’unione fa la forza. Tengo a sottolineare anche che, sebbene si tratti di un sito di servizio per i consumatori e anche per i brand, nel tempo quello che finora è stato un investimento a fondo perduto dovrà diventare sostenibile economicamente: a fronte di un servizio di qualità, ci aspettiamo dunque di essere sostenuti dal nostro pubblico e soprattutto dai brand.

Il sito comprende tre sezioni principali: Brand, Be Conscious e Be Inspired. Ci spieghereste in cosa consistono?
F. – Certamente! La pagina Brand è quella che raccoglie tutti i brand della moda sostenibile, ognuno con una propria scheda introduttiva con alcune informazioni principali: sede del brand, se si tratta di un e-commerce o un negozio, che tipo di prodotti produce e per chi sono destinati. Alcuni brand, con cui abbiamo collaborato, hanno una vera e propria scheda approfondita con tanto di recensione della nostra redazione!
Per facilitare la ricerca dei nostri utenti, abbiamo creato un filtro, così da poter fare una ricerca mirata: stai cercando abbigliamento da donna in cotone organico certificato GOTS in Europa? Filtrando per donna, abbigliamento, organico, GOTS, ed Europa, il nostro filtro ti proporrà tutti i brand adatti alla tua ricerca! Questa pagina è in costante aggiornamento: non solo aggiungiamo nuovi brand settimanalmente, ma revisioniamo quelli già caricati. Presto lanceremo anche una sezione dedicata ai nostri amici a quattro zampe!

La pagina Be Conscious, invece, mette a confronto il settore moda tradizionale e quello della moda sostenibile. Qui i contenuti informativi sono tantissimi, ognuno con le proprie fonti attendibili. Vengono per esempio elencate e spiegate le maggiori certificazioni della moda sostenibile, così come descritti i tessuti ecologici, o ancora, svelati i retroscena della filiera del fast fashion e le condizioni dei lavoratori, e tanti altri argomenti. Per esempio, lo sapevate che un capo di poliestere lavato in lavatrice rilascia fino a 1 milione di fibre di microplastiche? Ecco qui si possono trovare tantissime informazioni, adatte a chi vuole indagare a fondo la questione fashion system!
Infine la pagina Be inspired, dove ogni articolo dispensa consigli per uno shopping sostenibile. Per esempio, abbiamo pubblicato da pochissimo una guida ai regali sostenibili natalizi, pensati per lei, per lui, per i più piccoli e perfino per gli animali di casa: da vedere! Sarà sicuramente utile per scegliere regali natalizi con un occhio di riguardo per il design e per la sostenibilità!
In calce al sito ho visto il logo CO2 Emission Zero Website, che cosa significa?
R. – Grazie per avercelo chiesto, perché crediamo realmente che la sostenibilità debba partire in primis proprio da noi! Infatti, come oramai tutti sappiamo, anche solo navigare su Internet genera emissioni di anidride carbonica, a causa di giganteschi server che, per funzionare, hanno bisogno di molta energia elettrica, molta della quale serve anche a mantenerne l’ambiente alla giusta temperatura. Di conseguenza, il nostro sito e i sempre più numerosi utenti che lo navigano generano emissioni. Abbiamo deciso così di compensare le nostre emissioni di CO2 aderendo al progetto di forestazione “ForestaMI” promosso dall’ente no profit Rete Clima in collaborazione con il Comune di Milano. In pratica, abbiamo piantato personalmente degli alberi a Milano presso il Parco Nord che compenseranno ancora per un anno le nostre emissioni!
Come ho già spiegato, la nostra sostenibilità non si ferma qui: la redazione di Sustainable Gate e tutta l’agenzia Errebicom sono alimentate da energia pulita e rinnovabile.

Da poco avete lanciato una vostra capsule collection, realizzata artigianalmente in Italia, con il claim NOT MADE IN CHAINS. Di cosa si tratta?
F. – Abbiamo voluto provare a metterci nei panni di chi i capi sostenibili li produce, con un obiettivo: realizzare una capsule capace di veicolare in modo forte e sotto ogni aspetto i valori della sostenibilità̀. Ecco perché i tessuti sono rigorosamente biologici e fair trade, gli inchiostri vegetali e gli slogan… diciamo abbastanza taglienti. Per esempio lo slogan “Not Made in Chains” si oppone a quel Made in China, troppo spesso sinonimo di prodotti a basso prezzo e ad elevati costi sociali e ambientali. Ecco perché China diventa provocatoriamente Chains: le nostre t-shirt non provengono da un sistema che sfrutta i lavoratori e impoverisce l’ambiente. Altri slogan come “Join the Global Warning”, che gioca sull’equivoco tra le parole Warming e Warning, o “In the Reign of Fashion long live Exploitation”, piuttosto che un semplice “I’m with Nature”, vogliono veicolare messaggi forti e chiari.
La capsule è stata un piccolo esperimento, da cui è scaturita poi una versione commerciale lanciata proprio in occasione di questo Natale, grazie al partner inglese Teemill, una fabbrica green che produce per noi capi sostenibili personalizzati on demand. Nel nostro e-shop sustainablegate.teemill.com è possibile acquistare t-shirt e felpe sostenibili per donna, uomo e bambino, realizzate in cotone organico certificato GOTS e prodotte eticamente. Alcuni dei capi sono personalizzati proprio con i nostri slogan: un modo per contribuire a diffondere la sostenibilità a un piccolo prezzo! Comprando i nostri prodotti, non solo si favorisce l’ambiente e si indossa un capo non intossicato da pesticidi e altre sostanze nocive, ma si aiuta anche la nostra directory a crescere!
R. – Mi rivolgo quindi ai lettori di questo articolo: se apprezzate quello che stiamo facendo con Sustainable Gate e magari vi manca ancora qualche acquisto per i vostri regali di Natale sostenibili, sceglietelo nel nostro e-shop: ne beneficeremo tutti!
Grazie mille Fiammetta e Raffaella per la vostra disponibilità.
Grazie a te Federica!!!
Ora avete tutti gli strumenti per avventurarvi in maniera consapevole nel mondo della moda etica e sostenibile. Non dimenticatevi di iscrivervi alla loro newsletter per rimanere aggiornati sulle ultime novità dal sito. Inoltre, con l’iscrizione avrete accesso in anteprima a speciali sconti riservati agli amici di Sustainable Gate! Qui potete trovare tutti gli sconti che Sustainable Gate mette a disposizione per augurare a tutti un Buon Natale all’insegna dello shopping consapevole!
Concludo infine con una citazione di Gandhi, che ritrovate nella homepage di Sustainable Gate: “There is no beauty in the finest cloth if it makes hunger and unhappiness”.
